
Apparecchi Acustici
Gli apparecchi acustici o protesi acustiche sono dei dispositivi medici a marcatura CE aventi la funzione di correggere i deficit uditivi ( al pari di un occhiale nella funzione di correzione di un deficit visivo ).
Questi dispositivi hanno alcune componenti elettroniche al loro interno, fondamentali per il loro funzionamento:
• microfono ( in alcuni apparecchi sono presenti più microfoni ),
• circuito,
• ricevitore o altoparlante,
• pila.
Il tutto sapientemente alloggiato nell’involucro esterno.
La selezione, la fornitura e l’adattamento di questi ausili sono eseguibili per legge esclusivamente da Audioprotesisti laureati e regolarmente iscritti all’Albo delle Professioni Sanitarie.
Tecnologie degli apparecchi acustici
Per decenni le persone affette da ipoacusia hanno utilizzato apparecchi acustici con tecnologia analogica, con risultati poco soddisfacenti e incontrando non pochi limiti in termini di correzione del deficit sensoriale.
Gli ultimi 20 anni sono stati ricchi di innovazione: la nascita dei primi dispositivi digitali ha dato il via ad una vera e propria rivoluzione, che avanza a passo spedito anno dopo anno; allo stato attuale, la quasi totalità delle applicazioni protesiche viene eseguita con apparecchi acustici digitali.
Possiamo paragonare le due tecnologie come la scelta di un indumento: indossare un abito preconfezionato ( analogico, standard ) o un abito cucito su misura ( digitale, personalizzato ).
Nell’apparecchio acustico analogico le onde sonore vengono captate dal microfono, convertite in segnale elettrico dal circuito e amplificate senza alcuna particolare variazione. Offrono una personalizzazione molto limitata e la loro scarsa gestione avviene senza il supporto del computer.
Nell’apparecchio acustico digitale il lavoro è più articolato: l’onda sonora viene captata dal microfono, convertita in segnale elettrico, rielaborata dal circuito e dal chip tramite complessi algoritmi, amplificata e trasferita successivamente al ricevitore; questi processi avvengono sostanzialmente in tempo reale.
Tutto questo lavoro viene svolto su specifiche indicazioni che l’apparecchio riceve dal software applicativo dedicato, il quale basa una gran parte del lavoro dal test audiometrico del paziente, opportunamente acquisito in fase di consulenza.
Altra differenza importante è quella di poter sfruttare l’intelligenza del dispositivo stesso: la tecnologia digitale, infatti, offre la possibilità all’apparecchio acustico di poter gestire autonomamente il rapporto segnale-rumore, così da poter migliorare la percezione del parlato in situazioni dove l’insieme di suoni ambientali potrebbero influire negativamente sulla conversazione.
Inoltre, i dispositivi di ultima generazione hanno la possibilità di migliorare l’esperienza acustica con l’ausilio di accessori collegabili via bluetooth o wifi, aiutando in maniera ulteriormente significativa nell’ascolto della TV o del telefono.
Tipi di apparecchi acustici
Gli apparecchi acustici di più largo impiego si dividono in due grandi categorie: retroauricolari ed endoauricolari.
Retroauricolari: sono quelli più conosciuti e si applicano esternamente, dietro il padiglione uditivo. Tutta la componente elettronica è alloggiata quindi dietro al padiglione auricolare; l’apparecchio è accoppiato ad un tubicino, al cui termine è posizionato un auricolare su misura ( chiamato comunemente chiocciola, creato su calco del condotto uditivo esterno ) o una cupola di silicone anallergico morbido disponibile in varie misure e tipologie ( nei modelli Open e Rite ).
Endoauricolari: sono più conosciuti come “invisibili”, si alloggiano all’interno del condotto uditivo esterno e vengono creati su misura tramite calco del condotto ( anche se di recente sono nate delle eccezioni ). Questi apparecchi possono avere dimensioni differenti, dettate principalmente dalle caratteristiche tecniche del dispositivo stesso, nonché dalle dimensioni dell’orecchio nel quale andranno applicati e dal grado di ipoacusia che devono correggere.